Attivazione Gas: Procedure, Costi e Documenti Necessari
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Sommario: Prima del trasloco in una nuova abitazione è buona prassi provvedere con il giusto anticipo all’attivazione del gas, così da poter fruire dell’utenza nel momento in cui vi sarà il trasferimento definitivo. Ma che fare se il contatore del gas è chiuso?
In questo articolo ti spieghiamo i passaggi da seguire previsti dalle singole procedure, che cambiano in funzione delle diverse casistiche. Difatti, oltre al trasloco, potresti trovarti alle prese con l’attivazione di una fornitura gas sospesa per morosità oppure per incolumità pubblica.
Vediamo allora tutto ciò che c’è da sapere al riguardo, esplorando i seguenti punti:
- Cosa si intende per Attivazione Gas?
- Costi e Tempi per l’Attivazione del Gas: Tutto Quello che Devi Sapere
- Documenti Necessari per l’Attivazione del Gas: Guida Completa
- Attivazione Gas: Perché il Contatore del Gas è Chiuso?
- Come Riattivare il Contatore Gas dopo un Trasloco?
- Riattivare il Gas con Contatore Chiuso per Morosità: Passaggi Importanti
Cosa si intende per Attivazione Gas?
In caso contrario, la prima attivazione del gas dovrà essere preceduta dall’operazione di allaccio del gas
nuovo contatore
e nell’allacciamento dell’impianto alla rete.Qualora vi fosse già un’offerta attiva collegata al misuratore perfettamente funzionante, per intestare a proprio nome il contratto in essere è sufficiente richiedere una voltura gas. Il passaggio di titolarità dell’utenza da un soggetto ad un altro avviene senza interruzione della fornitura.
Costi e Tempi per l’Attivazione del Gas: Tutto Quello che Devi Sapere
Quali sono i costi e le tempistiche per l’attivazione di un contatore del gas
Per quanto riguarda la spesa da sostenere, nel Mercato Libero il costo varia da provider a provider e viene espressamente indicato nel contratto sottoscritto. Ogni società di vendita definisce l’ammontare degli oneri commerciali richiesti per la pratica (di norma compresi tra i 20,00€ e i 60,00€ + IVA). Quindi, per fare un esempio, attivare una fornitura di gas con Eni Plenitude potrebbe comportare un esborso inferiore rispetto all’attivazione della fornitura gas con A2A.
Costi amministrativi
A tali importi potrebbe poi aggiungersi l’eventuale deposito cauzionale stabilito dalla compagnia energetica, che verrà poi restituito al cessare della fornitura o nel momento in cui si cambia fornitore. Tuttavia, per evitarlo è sufficiente optare per la domiciliazione bancaria come metodo di pagamento.
Passando alle tempistiche, per attivare il gas a casa occorrono al massimo 12 giorni lavorativi, così suddivisi:
- entro due giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta del cliente, il gestore inoltra la domanda all’azienda di distribuzione territorialmente competente
- il distributore ha 10 giorni per provvedere all’attivazione del gas.
Laddove a causa dell’impresa distributrice i termini temporali definiti dall’Autorità ARERA non venissero rispettati, al cliente domestico spetta un indennizzo automatico di 35,00€, che può raddoppiare o triplicare a seconda del ritardo accumulato.
Infine, precisiamo che qualora l’impianto fosse stato modificato o trasformato, i tempi per l’attivazione della fornitura gas vengono calcolati a partire dalla ricezione dei documenti inerenti all’accertamento obbligatorio sulla sicurezza.
Documenti Necessari per l’Attivazione del Gas: Guida Completa
I documenti necessari per l’attivazione del gas e la sottoscrizione del
nuovo contratto
includono:- I dati anagrafici, un documento di identità, il codice fiscale e il recapito telefonico dell’intestatario dell’utenza
- L’indirizzo di fornitura e quello per il recapito delle bollette
- Il codice PDR, vale a dire l’identificativo univoco dell’utenza
- La finalità della fornitura (riscaldamento, uso cottura, acqua calda sanitaria)
- Le coordinate bancarie, se si opta per la domiciliazione
- L’autocertificazione o il titolo attestante la legittima occupazione dell’immobile oggetto del servizio di fornitura
- I dati catastali dell’immobile.
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In linea di massima, la maggior parte delle aziende mette a disposizione degli utenti una casella di posta elettronica e un numero di fax.
Come Riattivare il Contatore Gas dopo un Trasloco?
La procedura corretta per riattivare un contatore del gas attualmente disattivato, ma una volta funzionante, è quella del subentro gas
- Individuare tra le
offerte gas per la casa
quella ritenuta più idonea alle proprie esigenze - Contattare il fornitore di riferimento per l’inoltro della domanda, attraverso i canali di comunicazione predisposti (chat e form online, Numero Verde, e-mail, sito web ecc.)
- Produrre la documentazione richiesta per l’attivazione del contratto gas
- Attendere le tempistiche previste dalla procedura prima che il servizio di fornitura entri in funzione.
I medesimi passaggi valgono anche per l’attivazione di una fornitura gas ad uso non domestico. In questo caso bisognerà selezionare tra le offerte del gas dedicate al business
Tuttavia, ti ricordiamo che la tutela di
prezzo del gas
terminerà a gennaio 2024. Pertanto, la riattivazione del contatore chiuso potrebbe rivelarsi l’occasione opportuna per esplorare l’ampia gamma diofferte gas
presenti nel regime di libera concorrenza.Tra queste figurano soluzioni:
- A prezzo bloccato, che mantengono il costo €/Smc invariato per tutta la durata del contratto, solitamente pari a 12 o 24 mesi. È l’opzione indicata per chi teme l’instabilità e le oscillazioni dei prezzi all’ingrosso
- Indicizzate, per cui il prezzo della materia prima gas è costantemente allineato all’indice di mercato. Ciò consente di approfittare di eventuali ribassi delle quotazioni, che si traducono in un risparmio sulla spesa per la componente energetica.
Attivazione Gas: Perché il Contatore del Gas è Chiuso?
Il contatore del gas potrebbe risultare chiuso per le seguenti ragioni:
- Disdetta del contratto
Distacco del gas per morosità
- Sospensione per potenziale pericolo.
Vediamole una ad una nei successivi paragrafi.
Disdetta del Contratto
sigilli al contatore
disalimentato.Successivamente scopriremo come funziona l’attivazione dell’utenza gas in seguito ad un trasloco.
Distacco del Gas per Morosità
RICORDA
In presenza di una situazione di morosità prolungata, il fornitore ha la facoltà di interrompere l’erogazione del gas fino al recupero del credito spettante.
Tuttavia, l’iter che porta al distacco è regolamentato dall’Autorità ARERA e prevede precisi step che il gestore è tenuto ad osservare, a partire dalla comunicazione di messa in mora e dal dovuto preavviso al cliente finale.
L’utente, a sua volta, dovrà seguire i passaggi indicati più avanti in questo articolo per ottenere l’attivazione della fornitura del gas dopo la sospensione per morosità.
Riattivare il Gas con Contatore Chiuso per Morosità: Passaggi Importanti
Se il tuo fornitore ha chiuso il contatore per morosità, di seguito ti illustriamo i passaggi principali per riattivare la fornitura di gas sospesa:
- invia alla società di vendita la richiesta, allegando la documentazione dell’avvenuto saldo della bolletta arretrata, secondo le modalità indicate nella comunicazione di messa in mora trasmessa dal gestore
- ricevuta l’attestazione di pagamento, il venditore provvede a inoltrare la domanda di riattivazione del gas all’azienda di distribuzione
- il distributore, entro due giorni feriali dalla ricezione, è tenuto a rimettere in funzione il contatore. Le richieste recapitate il lunedì, il martedì e il mercoledì dopo le ore 18.00, nonché quelle giunte il giovedì e il venerdì dopo le 14.00, possono essere considerate come pervenute il giorno successivo.
Anche in questo caso, per ritardi imputabili all’azienda distributrice, la clientela domestica ha diritto ai seguenti indennizzi automatici:
- 35,00€ per riattivazioni effettuate entro il doppio del tempo previsto
- 70,00€ entro il triplo
- 105,00€ se viene superato il triplo del tempo.
Ora prendiamo in esame la morosità riconducibile al precedente titolare della fornitura. In caso di subentro del gas, il fornitore può addebitare l’importo al nuovo intestatario? La risposta è no, a meno che quest’ultimo non sia estraneo al debito.
Analogamente a quanto avviene con la
voltura del gas
, il richiedente è chiamato a rispondere degli arretrati solo se convive con il precedente intestatario moroso nell’abitazione della fornitura o se risulta essere l’erede del titolare defunto (voltura mortis causa).Sospensione del Gas per Potenziale Pericolo
In seconda battuta, occorre trasmettere al proprio venditore la documentazione di messa a norma e la richiesta di attivazione della fornitura gas dopo la sospensione Italgas (o ad opera di altro distributore).
Il fornitore inoltrerà il tutto all’azienda di distribuzione competente che, entro due giorni feriali, rimetterà in funzione il contatore del gas chiuso per pericolo.
Posso Rimuovere il Sigillo dal Contatore del Gas?
Attenzione!
In presenza di un contatore non elettronico, i tecnici dell’azienda di distribuzione chiudono il misuratore apponendo un sigillo di protezione, evitando così l’utilizzo indebito del combustibile. Invece, l’intervento avviene da remoto in caso di apparecchi telegestiti.
Togliendo i sigilli e prelevando impropriamente dalla rete il gas si rischia una denuncia per furto. L’unico modo lecito per riaprire il contatore piombato e scongiurare conseguenze penali è quello di pagare le bollette arretrate. Ovviamente, il saldo delle fatture scadute non autorizza in alcun modo ad intervenire da soli sul misuratore. Difatti, l’unico soggetto che può farlo è il distributore locale, ovvero colui che ne detiene la proprietà.
È dunque indispensabile comunicare al proprio venditore l’avvenuto pagamento e richiedere la riattivazione del servizio di fornitura.
Prima di presentare la domanda di attivazione gas, consulta l’ elenco dei fornitori di energia elettrica e gas
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per accedere alla piattaforma di ARERA.