Contatore luce trifase: cos’è e come funziona

Se stai valutando quale tipo di impianto elettrico scegliere tra monofase e trifase, è fondamentale conoscere le differenze principali per fare la scelta più conveniente. Il sistema monofase è ideale per le utenze domestiche con consumi standard, mentre il trifase offre maggiore potenza ed efficienza, perfetto per grandi abitazioni e attività commerciali. In questo articolo troverai informazioni dettagliate sui costi di allacciamento, vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni e il processo per passare da un sistema all’altro. Inoltre, scoprirai i contatti utili per richiedere assistenza e confrontare le migliori offerte disponibili per ottimizzare il risparmio energetico.

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Contatore luce trifase: cos’è e come funziona

Cosa cambia tra impianto monofase e trifase?

Quando si sceglie un impianto elettrico per la propria abitazione o azienda, è fondamentale comprendere la differenza tra sistema monofase e trifase. Questa distinzione influisce sulla potenza disponibile, sui costi di fornitura e sull’efficienza energetica. Vediamo nel dettaglio le principali differenze e quale scegliere in base alle proprie esigenze.
Caratteristica Impianto Monofase Impianto Trifase
Tensione230V400V
Numero di fili2 (fase + neutro)4 (3 fasi + neutro)
Potenza disponibileFino a 6 kW (utenze domestiche)Oltre 6 kW (grandi consumi)
UtilizzoApparecchi domestici standardGrandi elettrodomestici e impianti industriali
Costo dell’energiaTariffa standardCosti variabili in base all’uso delle fasi

A chi conviene installare un contatore trifase e a chi un monofase

La scelta tra impianto monofase e trifase dipende dalle esigenze di consumo energetico,che dipende dal consumo del gas e dal consumo della luce, dall’utilizzo degli apparecchi elettrici e dal tipo di abitazione o attività commerciale. Ecco un confronto per capire quale opzione è più adatta alle tue necessità.

Quando conviene il Monofase?

L’impianto monofase è la scelta più comune per abitazioni standard con consumi energetici contenuti. È ideale per chi utilizza elettrodomestici tradizionali come:

  • Frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, forno
  • Condizionatori di piccola potenza
  • Illuminazione domestica
VantaggiSvantaggi
✔️ Costo di installazione e gestione inferiore❌ Non adatto per elevati consumi energetici
✔️ Adatto per consumi fino a 6 kW❌ Non supporta grandi impianti industriali
✔️ Tariffa standard più semplice da gestire❌ Potenza limitata per abitazioni con molte apparecchiature elettriche

Quando conviene il Trifase?

L’impianto trifase è ideale per abitazioni di grandi dimensioni, ville con impianti avanzati o per attività commerciali e industriali. È consigliato se utilizzi:

  • Pompe di calore e impianti fotovoltaici di grande potenza
  • Macchinari industriali e officine
  • Ascensori, sistemi di climatizzazione avanzata
VantaggiSvantaggi
✔️ Potenza elevata per consumi superiori a 6 kW❌ Costo di installazione più elevato
✔️ Maggiore efficienza nella distribuzione dell’energia❌ Tariffe variabili in base all’uso delle fasi
✔️ Ideale per impianti industriali e attività commerciali❌ Non necessario per abitazioni con consumi standard

Quando conviene un contatore trifase per uso domestico

L’impianto trifase è comunemente utilizzato per esigenze industriali, ma in alcuni casi può essere utile anche per abitazioni con consumi energetici elevati. Se hai una casa grande con numerosi apparecchi elettrici ad alto assorbimento, il trifase può garantire maggiore stabilità e una distribuzione più efficiente della corrente. Le situazioni in cui conviene il contatore trifase in casa sono le seguenti:
  • Abitazioni con impianti di riscaldamento e raffrescamento avanzati: il trifase riduce il rischio di sovraccarico con pompe di calore e climatizzatori potenti.
  • Case con impianti fotovoltaici di grande potenza: necessario per pannelli solari oltre i 6 kW per ottimizzare l’energia prodotta.
  • Elettrodomestici ad alto consumo simultaneo: ideale per forni professionali, asciugatrici industriali e piani a induzione.
  • Ville e abitazioni di grandi dimensioni: migliora la distribuzione dell’energia nelle case con più piani e impianti elettrici complessi.
  • Contatore con potenza superiore a 6 kW: necessario per superare il limite del monofase ed evitare cali di tensione.

Costi di Allacciamento per Impianti Monofase e Trifase

L'allacciamento di un impianto elettrico può variare in base alla tipologia di fornitura scelta e alla potenza richiesta. Si puo' scegliere tra l'allacio del gas e l'allaccio della luce. I fattori che influenzano il costo di allacciamento sono i seguenti:
  • Potenza richiesta: maggiore è la potenza, più alto sarà il costo dell’allacciamento.
  • Distanza dalla rete elettrica: un collegamento distante comporta costi aggiuntivi per lavori di scavo e installazione.
  • Tipologia di impianto: il trifase ha costi superiori rispetto al monofase, ma offre maggiore stabilità energetica.
  • Tariffe del distributore locale: i costi possono variare in base alla società che gestisce la rete elettrica nella tua zona.
Ecco una tabella comparativa dei costi per l'allacciamento Monofase e Trifase:
Tipo di Impianto Costo Medio (€) Potenza Disponibile Tipologia di Utenza
Monofase500€ - 1.500€Fino a 6 kWAbitazioni e piccoli uffici
Trifase1.500€ - 3.500€Oltre 6 kWGrandi abitazioni, industrie, attività commerciali
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Quanto Costa Passare da Monofase a Trifase e Viceversa?

Il costo per il passaggio da un impianto monofase a uno trifase (o viceversa) dipende da diversi fattori, tra cui la potenza richiesta, le tariffe del distributore locale e i lavori tecnici necessari. Vediamo qui di seguito i costi medi.
Tipo di Passaggio Costo Medio (€) Note
Da Monofase a Trifase400€ - 1.000€Necessario per potenze superiori a 6 kW
Da Trifase a Monofase300€ - 800€Riduzione della potenza, ideale per utenze domestiche
Per richiedere il Cambio di impianto bisogna seguire i seguenti steps:
  1. Contattare il proprio fornitore di energia: richiedere la modifica del contatore.
  2. Inviare la richiesta al distributore locale: il tecnico valuterà la fattibilità dell’intervento.
  3. Ricevere il preventivo: il distributore fornirà un dettaglio dei costi di modifica.
  4. Effettuare il pagamento e fissare l’appuntamento: una volta confermato il pagamento, verrà programmata la modifica dell’impianto.

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Ultima modifica il 27 febbraio 2025 alle ore 12:48

Francesco Veronesi

Redattore esperto sull'energia

Laureato all'Università Cattolica in Management Internazionale, è da sempre appassionato di scrittura e tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Attualmente occupa la posizione di SEO Specialist in Papernest e redige articoli attinenti al mercato energetico.

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