Come Leggere e Capire la Bolletta Luce? Scopri tutte le voci
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Sommario: Stai cercando di capire le voci della tua bolletta luce e hai bisogno di aiuto? In questo articolo esploreremo le definizioni essenziali per comprenderla al meglio.
La bolletta dell’energia elettrica può risultare complessa da interpretare senza una guida chiara e semplice. Tra importi fatturati, costo medio unitario e oneri di sistema, capire quanto si spende effettivamente ogni mese può essere difficile. Tuttavia è importante comprenderne le diverse voce per gestire meglio le proprie spese: grazie a questo articolo impararei a leggere correttamente la bolletta della luce.
Come leggere la bolletta elettrica: guida alla comprensione delle voci
Le voci principali
Quali sono le voci principali che compongono la bolletta? Di seguito una lista di concetti chiave necessari per comprendere la tua bolletta della luce.
- Intestatario: Il nome della persona fisica o giuridica titolare del contratto di fornitura con il fornitore.
- Numero cliente: Il codice univoco del contratto di fornitura luce che hai con il tuo fornitore.
- Codice POD: Il codice identificativo della tua fornitura luce, che identifica il punto di prelievo.
- Potenza impegnata: La potenza massima che puoi prelevare dalla rete, espressa in kW e indicata nel contratto di fornitura.
Le voci che compongono il costo della bolletta
Ecco le voci del costo della bolletta
- Costo energia: La voce di costo dell’energia elettrica che dipende dal consumo effettuato, ma include anche alcuni costi fissi.
- Costo trasporto e gestione contatore: Costi che coprono la manutenzione e il trasporto dell’energia elettrica dalle centrali elettriche alla tua casa, oltre alla gestione del contatore.
- Oneri di sistema: Costi relativi all’attività generale del sistema elettrico, come la produzione, la trasmissione e la distribuzione dell’energia, e pagati da tutti i clienti.
- IVA e accise: L’IVA viene applicata sul costo totale del servizio, mentre l’accisa è una tassa sul consumo elettrico, gestita dall’Agenzia delle Dogane.
- Infine, il prezzo di commercializzazione vendita (PCV) è un costo fisso presente in ogni bolletta.
È importante sapere che il consumo fatturato può essere stimato o fatturato e il suo importo dipende dal consumo effettivo di energia. Anche se il layout della bolletta è sempre lo stesso, il costo totale può variare da cliente a cliente. Continuando a leggere comprenderai ogni voce della tua bolletta e quesot ti potrà aiutare a monitorare e gestire al meglio il tuo consumo elettrico. Inoltre ti spiegheremo anche perché la boletta della luce è aumentata nel 2022.
Quali sono le opzioni per pagare la tua bolletta della luce?
La scelta del metodo di pagamento della bolletta elettrica offerto dai fornitori ai propri clienti si divide in due opzioni:
- Tramite bollettino postale
- Tramite addebito bancario
Il bollettino postale può essere pagato presso ricevitorie, uffici postali, tabaccherie o attraverso apposite applicazioni e può essere ricevuto in formato cartaceo o email, oppure visualizzato nella tua area clienti personale.
Inoltre, l’addebito bancario permette il pagamento della bolletta tramite RID bancario, in cui l’importo della bolletta viene automaticamente scalato dal conto corrente registrato per il contratto luce con il fornitore.
Ricorda che le bollette della luce e del gas cadono in prescrizione dopo due anni. Quindi, se non hai ricevuto una bolletta per almeno due anni, il fornitore non può più richiedere il pagamento, poiché il mancato invio della bolletta è causa di un suo disservizio. Per restare aggiornati e conformi, è importante utilizzare il nome corretto dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ovvero ARERA. Le vecchie sigle AEEG e AEEGSI possono ancora essere trovate in disposizioni, norme e comunicati antecedenti al 2018, ma l’ARERA è l’ente regolatore attuale.
La prima pagina della bolletta elettrica: tutto ciò che devi sapere
La bolletta 2.0 fornisce un quadro informativo sulla fornitura di energia elettrica e sul contratto stipulato. L’intestazione in alto a destra contiene:
Informazioni contenute nell'intestazione in alto a destra
- il nome del fornitore
- i suoi contatti
- la tipologia di mercato con cui hai sottoscritto il contratto (es. mercato libero o mercato tutelato)
Quindi è importante prestarci molta attenzione e sapere dove trovare i dati all’occorrenza.
Nel box sulla sinistra trovi informazioni importanti come:
Informazioni contenute nel box in basso a sinistra
- il numero cliente
- il codice POD
- la tipologia di pagamento
- la tipologia di cliente
- la potenza impegnata e disponibile
- la tensione di fornitura monofase
- il totale da pagare.
Anche a consumo zero, riceverai comunque una bolletta con i costi fissi da saldare. La bolletta luce può contenere il codice cliente, che è differente da quello presente sul contatore elettronico della luce e legato alla matricola del contatore stesso e non al contratto. Leggere attentamente la bolletta è fondamentale per capire ciò che si sta pagando e trovare modi per risparmiare.
Quanto spendi ogni mese per la bolletta della luce: scopri i dettagli
In media, la spesa mensile per la bolletta elettrica di una famiglia tipo, nel mese di Aprile 2023, si aggira intorno ai 50€, considerando un consumo annuo di 1800 kWh. Tuttavia, questo importo può variare a seconda del fornitore di energia elettrica e della zona geografica in cui si vive.
Di seguito alcune strategie utili che potresti adottare per ridurre i costi della tua bolletta:
- l’acquisto di elettrodomestici con un alto livello di efficienza energetica,
- l’adozione di abitudini di consumo responsabile
- l‘impiego di lampadine a basso consumo
Inoltre, per risparmiare ulteriormente, si consiglia di confrontare le tariffe dei vari fornitori di energia elettrica, in modo da scegliere quella più vantaggiosa in base alle proprie esigenze.
Come calcolare il costo dell’energia elettrica al kWh
Per riuscire a calcolare il prezzo che paghiamo per l’energia elettrica, dobbiamo effettuare una semplice operazione matematica. Prendiamo il valore della voce di vendita della materia energia, che troviamo nella bolletta, e lo dividiamo per il numero di kWh consumati nel periodo di fatturazione.
Formula per calcolare il costo dell’energia elettrica
Valore voce di vendita della materia energia / Numero di kWh consumati
In questo modo, otterremo il costo per ogni kWh consumato. Conoscere questo dato è fondamentale per capire quanto stiamo effettivamente pagando e per valutare se sia conveniente cambiare fornitore di energia elettrica.
Quanto potresti risparmiare sulla bolletta della luce: ecco come calcolare il tuo consumo energetico
Il prezzo della bolletta elettrica può essere influenzato dalla quantità di energia consumata durante il periodo di fatturazione. È possibile verificare il costo effettivo di ogni kilowattora utilizzato nella propria bolletta, per avere una panoramica dei propri consumi elettrici.
Se vuoi saperne di più sulla rateizzazione della tua bolletta consulta la nostra guida completa.
Dove trovare l’informazione sulla Tariffa Luce nella bolletta elettrica
Il prezzo dell’energia elettrica è determinato da diverse voci, alcune fisse e altre variabili, che dipendono dal consumo del cliente. Per capire il costo effettivo della corrente elettrica, è necessario controllare alcune voci presenti nella bolletta, come il costo medio unitario della bolletta e il costo medio unitario della spesa per la materia energia.
- Il costo medio unitario della bolletta rappresenta il costo medio dell’utenza elettrica, che include sia le quote fisse che quelle variabili, come i conguagli.
- Il costo medio unitario della spesa per la materia energia, invece, indica il costo medio che il fornitore sostiene per fornire energia elettrica.
È possibile visualizzare la tariffa in uso nella bolletta, ad esempio nell’Acea Energia e nella tariffa Acea Scacciapensieri. Per risparmiare sulla bolletta della luce, è importante scoprire le offerte luce più convenienti del mese. Inoltre, la periodicità della bolletta dipende dal tipo di contratto stipulato con il fornitore e può essere mensile o bimestrale. Infine, il periodo di fatturazione è indicato in una precedente bolletta.
Come Calcolare la Bolletta della Luce: Guida ai Costi Fissi e Variabili
Alla pagina iniziale della bolletta 2.0, troviamo un utile riassunto dei costi fatturati che include un grafico a torta, il quale dettaglia i corrispettivi suddivisi in quattro diverse voci di spesa principali:
- La spesa per la materia prima energia, comprendente i costi fissi e variabili, come il prezzo dell’energia, le perdite di rete, la componente di dispacciamento, il prezzo di commercializzazione vendita (PCV) e altre voci
- Le spese per gli oneri di sistema, che rappresentano i costi addebitati per coprire le attività di interesse generale per il sistema elettrico e che vengono pagati da tutti i clienti finali (azzerati per il IV trimestre 2021 per far fronte alla forte crescita dei prezzi della materia prima energia).
- Le spese per il trasporto e la gestione del contatore, comprendenti i costi per il trasporto e la distribuzione dell’energia sulla rete di trasmissione nazionale, per la gestione e lettura dei contatori, nonché per la gestione dei dati delle letture;
- Il totale delle imposte ed IVA
Bisogna ricordare che nella concorrenza tra le offerte commerciali nel mercato libero, l’unica voce di spesa che può variare è quella legata alla materia energia, mentre gli oneri di sistema, i costi di gestione e trasporto del contatore, le imposte e l’IVA sono gli stessi per tutti i fornitori di energia elettrica poiché sono costi stabiliti dall’ARERA.
Energia elettrica: comprendere la spesa per la materia energia
La spesa per l’energia elettrica rappresenta una voce fondamentale sulla bolletta dell’utente domestico medio, costituendo circa il 50% del totale. Tale costo è comprensivo di tutti i servizi di vendita che il fornitore deve sostenere per acquistare e poi rivendere l’energia al cliente. Si tratta di una spesa che si suddivide in due voci: ù
- La quota fissa, che include i costi di commercializzazione, vendita e dispacciamento
- La quota variabile, che è proporzionale ai consumi e che comprende il prezzo dell’energia, il dispacciamento, lo sbilanciamento e la perequazione energia.
Componente del prezzo dell’energia | Descrizione |
---|---|
Prezzo del dispacciamento (PD) | Attività per mantenere l’equilibrio tra produzione e consumo di energia elettrica nella rete. Viene stabilito ogni tre mesi dall’Autorità di regolazione. Nei contratti del mercato libero, il prezzo può essere differente. |
Prezzo di perequazione energia (PPE) | Previsto solo per il servizio di maggior tutela, questa componente copre le spese di acquisto e dispacciamento dell’energia dell’Acquirente Unico e quanto pagato dai clienti. |
Prezzo dell’energia (PE) | Costo dell’energia elettrica acquistata, comprensivo di perdite di rete e di distribuzione. Per i clienti in maggior tutela, le perdite sono incluse nel prezzo dell’energia, mentre per quelli nel mercato libero sono riportate in una voce separata. Nel servizio di maggior tutela, il prezzo è stabilito dall’ARERA ogni tre mesi, sulla base delle spese dell’Acquirente Unico. Nel mercato libero, il prezzo dell’energia dipende dalla soluzione commerciale scelta. |
Prezzo commercializzazione e vendita (PCV) | Connesso alle spese per la gestione dei clienti, anche il prezzo di commercializzazione e vendita per i clienti in maggior tutela viene stabilito dall’Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero. |
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Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: cosa comprende e come impatta sulla bolletta
La bolletta energetica dell’utente domestico medio è composta da diverse voci, tra cui quella relativa al trasporto e alla distribuzione dell’energia sulle reti nazionali e locali. Questo costo è coperto da una quota che viene fissata annualmente dall’Autorità, tenendo conto di vari fattori come l’inflazione, gli investimenti per migliorare il servizio e il recupero di efficienza. Tale quota è uniforme su tutto il territorio nazionale ed è suddivisa in tre parti:
- La quota fissa non dipende dai consumi e solitamente viene misurata in €/cliente/mese.
- La quota potenza invece è proporzionale alla potenza impegnata, e viene misurata in €/kW/mese.
- La quota variabile è espressa in €/kWh e si basa sulla quantità di energia trasportata per soddisfare la richiesta del cliente.
È importante sottolineare che la tariffa applicata sull’energia elettrica varia a seconda della zona geografica e del tipo di fornitura, che può essere in maggior tutela o in mercato libero. Inoltre, la gestione del contatore è compresa nella quota relativa al trasporto e alla distribuzione dell’energia. Per saperne di più sulle voci che compongono la bolletta dell’energia elettrica, consigliamo di leggere la nostra guida dettagliata.
Come scegliere il miglior fornitore di energia elettrica per le tue esigenze
Ci sono molte aziende sul mercato libero dell’energia elettrica, come ad esempio Plenitude (ex Eni Gas e Luce), NeN, Sorgenia, Enel Energia e A2A. Per trovare l’offerta più vantaggiosa per te, è fondamentale scegliere il fornitore giusto.
Oneri generali di sistema: tutto quello che devi sapere
Il sistema elettrico italiano è sostenuto da tutti i clienti finali, ad eccezione di alcuni destinatari del bonus elettrico. Gli oneri generali di sistema si suddividono in due categorie principali:
- ARIM: coprono tutti gli altri oneri generali.
- ASOS: coprono il sostegno alle energie rinnovabili e alla cogenerazione
Fino a gennaio del 2018, gli oneri generali di sistema per l’energia elettrica erano suddivisi in diverse categorie, tra cui:
- A5: finanziamento per ricerca e sviluppo
- A4: tariffe speciali per le Ferrovie dello Stato
- A3: incentivi alla produzione da fonti rinnovabili e assimilate
- A2: il finanziamento per lo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse
- Ae: finanziamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere ad alto consumo di energia
- UC4: compensazioni per le imprese elettriche minori
- As: finanziamento dei regimi tariffari speciali e degli oneri per il bonus elettrico
- UC7: promozione dell’efficienza energetica
- MCT: compensazioni territoriali agli enti locali con impianti nucleari.
È importante notare che gli oneri generali di sistema sono destinati a sostenere il sistema elettrico italiano, in particolare le energie rinnovabili e la cogenerazione, e a promuovere l’efficienza energetica e la ricerca.
Perché bisogna pagare le tasse e l’IVA sulla bolletta?
Le tasse che compongono la bolletta dell’energia elettrica sono due:
- l’imposta erariale di consumo (accisa)
- l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
L’accisa viene calcolata in base alla quantità di energia elettrica effettivamente consumata, indipendentemente dal contratto o dal fornitore scelto. L’IVA, invece, viene applicata sul costo totale della bolletta.
Attualmente, per i clienti domestici, l’IVA è del 10%, mentre per le aziende e gli usi diversi è del 22%. I clienti domestici che utilizzano una potenza inferiore a 3 kW e consumano meno di 1.800 kWh all’anno possono usufruire di una riduzione dell’accisa, ma solo se l’abitazione è di residenza anagrafica. Non dimenticare di controllare la tua bolletta per conoscere le tasse che stai pagando e per verificare eventuali agevolazioni.
Spese nascoste nella bolletta: cosa potresti non sapere di pagare
Le bollette dell’energia possono includere alcune voci di spesa che si presentano solo in specifiche situazioni. Tra queste, troviamo:
- i ricalcoli, in cui vengono ridefiniti gli importi già pagati in bollette precedenti per considerare crediti o addebiti dovuti a variazioni nei consumi o errori nella lettura.
- il Bonus Sociale è una voce presente solo per chi ha un ISEE non superiore a 8.265 euro o 20.000 euro per famiglie numerose e ha fatto richiesta per il Bonus Elettrico.
- Altre partite: possono includere costi straordinari come gli interessi per la morosità in bollette precedenti o i contributi per operazioni legate al contatore, come il subentro e la voltura.
Importanza dei Consumi Fatturati e Stimati nella Bolletta Energetica
Se hai installato un contatore della luce elettronico a casa, i tuoi consumi vengono trasmessi automaticamente al distributore, il quale, a sua volta, li invia al fornitore. Invece, se hai un contatore meccanico, ti conviene inviare periodicamente l’autolettura al tuo fornitore, in modo che quest’ultimo possa fatturare i consumi effettivi e non quelli stimati.
Il contatore elettronico suddivide i consumi in tre fasce orarie (F1, F2, F3) e nella bolletta 2.0 sono riportati tre tipi di consumo:
- Consumo annuo: somma dei consumi fatturati negli ultimi 12 mesi;
- Consumo rilevato: si basa sulle letture rilevate dal distributore o da autoletture (come indicato nel paragrafo successivo);
- Consumo fatturato: consumo fatturato sulla base della tariffa applicata.
Se hai attiva un’offerta bioraria, puoi beneficiare di tariffe più convenienti durante le ore fuori punta, quindi è consigliabile cercare di concentrare i consumi di energia elettrica in queste fasce orarie, ovvero dalle 22.00 alle 8.00 di mattina, durante i fine settimana e nei giorni festivi.
Ad esempio, è possibile programmare l’avvio della lavatrice o della lavastoviglie durante la fascia F3, invece di farlo durante la fascia F1 o F2, quando il costo per il consumo di energia elettrica è più alto. In questo modo si può ottenere un risparmio sulla bolletta dell’elettricità senza dover rinunciare ai propri consumi di energia.
Consumo stimato vs Consumo rilevato: cosa li differenzia e perché è importante saperlo
l dettaglio della bolletta spesso include la voce “lettura stimata” o “consumo stimato“, ma qual è il suo significato esatto? In sintesi, la stima del consumo si basa sui consumi passati, ma i valori stimati potrebbero essere inferiori o superiori a quelli reali.
Successivamente, il fornitore emette una fattura di conguaglio o ricalcola i consumi effettivi. Inoltre, se disponibile, è possibile effettuare l’autolettura del contatore e inviarla al fornitore per avere una fatturazione basata sui dati reali e non stimati.
Cosa ha causato l’aumento delle bollette luce nel 2022 e quali sono le conseguenze?
Le bollette dell’energia e del gas hanno subito un forte aumento, creando difficoltà per famiglie e imprese che cercano di risparmiare sui consumi per far fronte alle spese. L’aumento dei prezzi è stato causato da diversi fattori, tra cui:
- la guerra in Ucraina che ha ridotto i flussi di gas dalla Russia, principale esportatore di gas naturale in Europa.
- La speculazione nella borsa del gas ha ulteriormente contribuito all’aumento del prezzo della materia prima, che ha fatto diventare il gas quasi un bene di lusso. Questo ha causato anche un aumento delle bollette della luce, poiché la produzione di energia elettrica richiede il consumo di gas.
Il governo italiano ha cercato di alleviare la situazione introducendo un bonus sociale per le famiglie a basso reddito e un ulteriore bonus di 200 euro una tantum. Tuttavia, se la situazione non dovesse migliorare nell’autunno del 2022, il governo Draghi potrebbe essere costretto ad attuare il piano d’emergenza Austerity, che prevede un taglio forzato ai consumi di energia.
Ma c’è anche una buona notizia per i consumatori: dal 2023 entrerà in vigore un nuovo sistema di fatturazione dell’energia e del gas, più trasparente e con nuove norme che promettono di portare a un risparmio del 40%.