Energia sostenibile e innovazione: il nuovo bonus fiscale destinato alle startup

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Il governo ha recentemente introdotto un nuovo bonus fiscale finanziato nel contesto del decreto bollette con l’obiettivo di sostenere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per contrastare il cambiamento climatico. Questo bonus sarà rivolto principalmente alle startup attive nei settori dell’ambiente, dell’energia da fonti rinnovabili e della sanità. Le aziende che avvieranno nuovi progetti di ricerca nel campo della sostenibilità ambientale potranno beneficiare di un credito d’imposta finalizzato a coprire le spese sostenute.

Scopriamo di più sui requisiti e sui vantaggi di questo nuovo bonus fiscale.

Requisiti per le società interessate

Per accedere al bonus fiscale, le società devono appartenere alla categoria delle startup innovative che operano nei settori dell’ambiente, dell‘energia da fonti rinnovabili e della sanità.


Inoltre, è richiesto il rispetto di almeno uno dei seguenti requisiti aggiuntivi:

  • destinare almeno il 15% delle spese totali alla ricerca e sviluppo;
  • avere un personale altamente qualificato, con almeno 1/3 di dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori o almeno 2/3 del personale in possesso di una laurea magistrale;
  • possedere almeno un brevetto o un software registrato.

In aggiunta, questo bonus verrà riconosciuto alle sole imprese più giovani ossia quelle nate da gennaio 2020 in poi. Pertanto si restringe il campo temporale di definizione delle imprese come startup innovative.

 

Quali sono le startup innovative?


La categoria delle startup innovative contiene:

  • tutte quelle imprese nuove costituite da non più di 5 anni;
  • la cui residenza sia in Italia oppure in uno Stato membro dell’Unione Europea o, come ulteriore alternativa, in uno Stato aderente all’Accordo sullo spazio economico europeo. In queste ultime due ipotesi, sarà necessario che ci sia una sede produttiva in Italia;
  • I ricavi fatturati annualmente dovranno essere inferiori a 5 milioni di euro;
  • l’oggetto sociale esclusivo o prevalente dovrà essere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio con elevato valore tecnologico, compresi quelli legati all’energia e alle offerte energetiche green.

Ad oggi le imprese che rispettano questi requisiti dovrebbe essere circa 15000.

Progetti e valutazione ministeriale

Le società interessate al bonus fiscale dovranno avviare progetti di ricerca finalizzati alla creazione di soluzioni innovative per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici. Tali progetti saranno valutati dal ministero competente per determinare l’ammissibilità al credito d’imposta. L’importo del bonus sarà pari al 20% delle spese ammesse (o inferiore), con un limite massimo di 200.000 euro per impresa.

Utilizzo del credito d’imposta e dichiarazione dei redditi

Il credito d’imposta ottenuto potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, per il pagamento di imposte e contributi. Non ci saranno limiti di tempo per l’utilizzo del credito d’imposta, ma dovrà essere dichiarato nella prossima dichiarazione dei redditi e nelle dichiarazioni successive fino a quando non verrà completamente utilizzato

Dettagli nel decreto ministeriale

Tutte le disposizioni dettagliate relative al bonus fiscale saranno incluse in un decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Questo decreto stabilirà le regole specifiche per accedere al bonus, la lista delle spese ammesse e le procedure di verifica e controllo delle attività effettivamente svolte dalle società beneficiarie.

Il nuovo bonus fiscale rappresenta un’opportunità unica per le startup innovative che desiderano contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, promuovendo soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate. Grazie al sostegno finanziario offerto dal credito d’imposta, queste aziende potranno intensificare i loro sforzi nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative che non solo favoriscano la sostenibilità ambientale, ma che possano anche contribuire a ridurre l’impatto e il costo dell’elettricità e del gas, rendendo l’energia più accessibile a tutti ed efficentando i connsumi.

Ultima modifica il 6 giugno 2023 alle ore 09:51

Piero Battistel

Laureato in Amministrazione e Ogranizzazione presso l’ “Università degli studi di Salerno”, a luglio concluderò la laurea magistrale in Marketing Analytics and Metrics alla LUISS Guido Carli a Roma. Attualmente lavora nel Team SEO di Papernest e scrive articoli per ProntoBolletta.

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