Indice di Sportività: Classifica delle Province Italiane
Come ogni anno, Il Sole 24 Ore ha curato la stesura dell‘Indice di Sportività, un’analisi che offre una panoramica completa sulla situazione sportiva delle province italiane, tenendo conto di vari fattori, tra cui lo sviluppo dello sport amatoriale, gli investimenti e i progetti finanziari.
Trento si conferma al vertice, mentre Trieste e Cremona occupano i gradini successivi del podio. Nel contesto regionale, l’Emilia-Romagna mantiene una solida posizione tra le regioni più sportive d’Italia, confermando la sua dedizione allo sport. Questo studio fornisce una panoramica completa dei dati e delle tendenze emerse, offrendo un’analisi approfondita della sportività a livello provinciale nel nostro paese.
L’indagine
L’Indice di Sportività, giunto alla sua 17ª edizione, rappresenta una tradizione consolidata di analisi condotta da Pts in stretta collaborazione con Il Sole 24 Ore. Questo indice valuta la diffusione e la qualità dei sistemi sportivi territoriali attraverso un approfondito esame di 32 indicatori, con l’obiettivo primario di valutare l’impatto della sportività sulla qualità della vita all’interno delle comunità locali.
Tra le novità di quest’anno, spicca l’introduzione di un nuovo indicatore focalizzato sugli investimenti nello sport, compresi i progetti finanziati grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo approccio più completo mira a promuovere un coinvolgimento ancora maggiore nel mondo dello sport, come sottolineato da Alberto Miglietta, executive vice president di Pts, evidenziando l’importanza di considerare aspetti cruciali come la sostenibilità, l’inclusione sociale, le tendenze dei giovani e la valorizzazione urbana nella pratica sportiva.
I risultati ottenuti
L’indagine recente evidenzia una marcata disparità tra le province del Centro-Nord e quelle del Sud e delle Isole italiane. Cagliari emerge come l’eccezione tra le città meridionali, piazzandosi all’11° posto, mentre bisogna scendere fino al 48° posto per trovare Teramo.
Nonostante ciò, Napoli e L’Aquila mostrano segnali di progresso, rispettivamente avanzando dal 57° al 55° e dall’88° al 63° posto. In particolare, l’ascesa di L’Aquila è stata influenzata dal riconoscimento come “Città europea dello sport” nel 2022, mentre Napoli ha beneficiato dei suoi successi calcistici. La ricerca sottolinea, dunque, un divario ancora presente tra Nord e Sud, pur con alcune note positive in termini di avanzamento.
La Lombardia conferma la sua supremazia sportiva, vantando sette province tra le prime venti. Questa regione, con città come Lecco che ha scalato la classifica dal 13° al 9° posto, dimostra la sua forza nel panorama sportivo nazionale. Tuttavia, città montane come Aosta e Sondrio hanno risentito dell’assenza di eventi come le Olimpiadi invernali, perdendo posizioni.
Seguono da vicino alla Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna, ciascuno con due province tra le leader. Allo stesso tempo, città come Firenze e Milano dimostrano un impegno crescente, balzando rispettivamente dalla 12ª alla 4ª posizione e dalla settima alla quinta, rafforzando il loro profilo di città attivamente sportive.
Trento è la stella indiscussa, mantenendo salda la sua leadership nella sportività, con particolare eccellenza negli sport individuali e una forte connessione tra sport, economia e comunità. Trieste, specializzata negli sport acquatici, e Cremona, una sorprendente entrata nel podio, si evidenziano anch’esse per le loro prestazioni.
Nonostante ciò, le differenze regionali rimangono evidenti. Mentre Roma si colloca al 27° posto, città del sud come Bari e Messina lottano per affermarsi. La provincia di Asti rappresenta un punto basso per il centro-nord, ma ci sono anche fari di speranza nel sud, con città come Enna e Campobasso che emergono per la loro formazione sportiva di qualità.
La panoramica sulla sportività italiana sottolinea sia le aree di eccellenza che le sfide da affrontare, ricordando l’importanza di una continua promozione dello sport per il benessere delle comunità locali.